Dal momento in cui ho pensato al progetto CLEO (Club Epatologi Ospedalieri) fino alla sua realizzazione sono passati oltre due anni. Questo tempo non è trascorso inutilmente poiché è servito al confronto e al dibattito su come intendevamo dar corpo a questa idea affascinante. Ci siamo riuniti con cadenza mensile presso l’Accademia Lancisiana, luogo ideale per spingere i convenuti a conoscersi e a dare il miglior contributo creativo di idee e contenuti a questo ardito e ambizioso progetto. Bene, il 24 luglio del 2006 coloro che più di altri hanno messo a disposizione di CLEO il loro entusiasmo, la loro passione, la loro ferma motivazione al progetto hanno costituito ufficialmente CLEO.
Ma che cos’è Cleo?
Non è certamente un’associazione medica intesa in senso tradizionale; è un club di amici che coltivano gli stessi interessi e che condividono la stessa passione, ovvero l’approfondimento della specialità, attraverso lo scambio di conoscenze, di pareri e casi clinici complessi. Il tutto nel più assoluto rispetto del singolo, teso in particolare alla percezione che ci si trovi fra amici, a casa propria, nel proprio ambiente. Cleo quindi ci farà sentire tutti protagonisti attivi di un disegno di forte espansione culturale, in virtù di un consapevole senso di appartenenza.
Un segnale visibile di grande autonomia e capacità professionale non solo in seno alla comunità scientifica, ma anche nei confronti delle nostre istituzioni ospedaliere. Cleo inoltre rappresenterà una fucina di interventi propositivi, di palestra dove leggere, commentare e discutere i lavori scientifici internazionali più significativi ma anche organizzare gruppi di studio secondo le particolari conoscenze di ognuno e molto altro, man mano che cresceremo.
Ecco, cari amici, questa è la filosofia che guiderà lo sviluppo di Cleo e che mi spinge a invitarvi, se ne condividete lo spirito, ad aderire alla nostra associazione.
Il Presidente
Prof. Fabrizio Soccorsi